I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL CENTRO SAN DOMENICO

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Giovanni Bertuzzi

Direttore responsabile della Rivista I Martedì, Direttore del Centro San Domenico e Preside dello Studio Filosofico Domenicano.

Paragrafo

 

GHISILARDI INCONTRI

Lunedì 25 marzo 2024 – Ore 17.00

Presentazione del libro di Giorgio Gualdrini

Trittico delle cose ultime

Grünewald, Holbein, Raffaello

(Pazzini Editore -2023)

Prefazione di Erio Castellucci

Arcivescovo di Modena-Nonantola e vicepresidente C.E.I., postfazione di Piero Stefani. Note di Lettura di Gabriella Caramore e Maurizio Ciampa

intervengono

S.E. Mons Erio Castellucci

Edoardo Villata

Storico dell’arte, in collegamento on-line dalla Northeastern University (Shenyang, Cina)

Sarà presente l’autore che illustrerà le immagini del Trittico

info: centrosandomenicobo@gmail.com tel 051 581718 – 340 4817977

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I MARTEDI’ DI SAN DOMENICO

Martedì 26 marzo 2024 – ORE 21.00

Il dramma della passione

testo di Armand Godoy

Nicola Muschitiello – voce recitante

Tiziano Guerzoni – violoncello

Irene Marzadori – violoncello

Enrico Mignani – violoncello

(con la voce del piccolo Giosuè Teodoro Margelli)

Musiche di:

  1. S. Bach, J. Dall’Abaco, G. F. Händel, R. Løvland, Måneskin,J. Page (Led Zeppelin), A. Piazzolla, G. Sollima, A. Vivaldi

Il dramma della passione

testo di Armand Godoy

Presentazione

Il dramma della passione (Le Drame de la passion) fu scritto da Armand Godoy nel 1928 e pubblicato l’anno seguente. È un “dramma” poetico in tre parti, che fu subito molto ammirato, da André Gide definito una “straordinaria Cantata”. Fu rappresentato a Parigi nel giugno del 1930, con due soli personaggi in scena, con tutte le altre voci che provenivano da dietro le quinte. Di queste tre parti, che raccontano appunto la passione e la morte di Cristo, la più originale e sorprendente è la terza (antologizzata poi dall’autore nella sua personale Anthologie de l’oeuvre poétique de A. G., 1960). La concezione e la forza poetica di questa terza parte sono straordinarie. Di fronte a Gesù morto, in tanti si rivolgono a lui esortandolo in qualche modo a risorgere, ciascuno col suo proprio accento e intento. E fanno questo non solo alcuni “personaggi” realmente o idealmente evangelici (i Farisei, i Morti, un Cieco, un Mendicante, un Lebbroso, Giuda, un Coro di Fanciulle, Satana, la Samaritana, i Discepoli, i Re Magi, Maria Maddalena, la Madonna), ma anche (ed è invenzione geniale) alcuni “personaggi” che sono “elementi” della natura e del tempo, fisici e metafisici (la Notte, l’Usignolo, l’Allodola, il Lampo, il Fulmine, la Montagna, la Foresta, i Fiori, il Mare, il Passato, l’Avvenire, la Morte stessa). A tutte queste diverse sollecitazioni Gesù oppone un misterioso silenzio. E tace persino dinanzi alla viscerale implorazione di sua madre. Sono le poche parole di un Bambino assonnato, che vuol essere rassicurato, a indurre Gesù a rompere finalmente il suo silenzio, ad assicurargli che, al risveglio, egli sarà risorto. Questa terza parte è dunque improntata sia ad una richiesta generale di risurrezione e a visione cosmica dell’avvenimento pasquale, sia alla celebrazione dell’innocenza infantile come condizione di salvezza.

Ed è questa terza parte, per la prima volta tradotta da me in italiano, che viene presentata qui in forma di concerto, con una voce recitante, tre violoncelli che eseguono musiche di suggestiva congruenza e una voce bianca.

Due note di presentazione sui protagonisti della     serata

 Nicola Muschitiello

Poeta con “una vera voce” (Italo Calvino, 1978), ha pubblicato otto libri di poesia in versi (l’ultimo, Lo strazio, 2024) e un libro di poesia in forma di lettere d’amore (Non sei lontana, 2005). Ha tradotto e curato quattro libri di Baudelaire (l’ultimo, I Fiori del male, 2012) e libri di diversi autori (per BUR-Rizzoli, Adelphi, Einaudi e altri editori). Nel 2000 è stato invitato a rappresentare la città di Bologna, “capitale europea della cultura”, alla rassegna di poesia del Festival d’Avignon organizzata dal Centre Européen de Poésie. Ha insegnato Letteratura Francese e Traduzione Letteraria all’Università di Siena e di Bologna, e tenuto corsi, conferenze e pubbliche letture. Si occupa amorosamente di teatro e di musica, come ideatore di concerti e dicitore. Tra i suoi molti concerti: Un fiero uragano si avanzava dietro di noi, col pianista Roberto Prosseda, 2019 e 2020; Baudelaire: I Fiori del male, col pianista Alexander Romanovsky, 2014, prima lettura integrale, in cinque concerti, dell’edizione originale dell’opera; Carnaval, con Roberto Prosseda e il Balletto di Siena, 2015, per il Chigiana International Festival; Non abbiamo pianto, tre con- certi (Ancona, Roma e L’Aquila) con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e I Solisti Aqui- lani, 2015; Focus Baudelaire, con Roberto Prosseda, 2018, cinque concerti al Teatro Argentina di Roma trasmessi da RaiRadio3; Carnaval, col pianista Maurizio Baglini, per la Stagione 2019 dell’Associazione Musicale Lucchese; I Fiori del male. Il primo bouquet, con Alexander Romanovsky, la violoncellista Miriam Prandi e altri giovani interpreti, 2019; S’io ti fiammeggio nel caldo d’amore, con la pianista Maria Perrotta, 2019; Soirée Baudelaire, con Roberto Prosseda, nella Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona, 2020; In gladio oris. La leggenda aurea di San Nicola, con Alexander Romanovsky, nella piazzetta della basilica di San Nicola a Bari, 2020.

 

Enrico Mignani

Nato a Bologna nel 1997, Enrico Mignani è allievo di Giovanni Gnocchi all’Università Mozarteum di Salisburgo. In precedenza, ha studiato con Enrico Dindo al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e con Francesco Dillon e Paolo Bonomini alla Scuola di Musica di Fiesole, dove ha ricevuto una borsa di studio nel 2021. Premiato in concorsi quali il Premio Crescendo di Firenze (primo premio), il Premio Salieri di Legnago (primo premio) e il Premio Geminiani di Verona (terzo premio), si è esibito come solista per istituzioni quali Musica Insieme Bologna, Lingotto Musica, Accademia Filarmonica Romana, Trame Sonore e Al Bustan Festival, in sale come l’Auditorium Manzoni di Bologna, il Solitär dell’Università Mozarteum di Salisburgo e il Teatro Alighieri di Ravenna, in duo con Bruno Canino e con orchestre come l’YMEO e I Musici di Parma. Appassionato di musica moderna e contemporanea fin dall’esecuzione del Pierrot Lunaire all’età di 14 anni, fa parte dell’ensemble contemporaneo “Istantanea”, con cui ha registrato il CD “Creature d’inchiostro”. Suona un violoncello Ambrogio Sironi (1920) in comodato d’uso gratuito dalla Fondazione Monzino.

Irene Marzadori  (Bologna 1999) ha iniziato lo studio del violoncello prima dei quattro anni presso il Centro di Educazione Musicale Infantile di Bologna dove ancora studia con Chiara Tenan. Nel 2007 ha ricevuto il primo premio con lode alla rassegna “Incontri sul Palcoscenico” dell’European String Teachers Association che l’ha in seguito invitata ad esibirsi in concerto al Congresso Internazionale ESTA a Cremona. Nel 2011 ha vinto il primo premio di categoria al concorso internazionale “Antonio Salieri” di Legnago e nel 2012 ha ricevuto il primo premio, con votazione 100/100, al con- corso “Adotta un Musicista” promosso dagli Amici della Musica di Forlì. Danilo Rossi, Presidente di giuria, l’ha anche invitata, fuori programma, ad esibirsi durante il recital che ha tenuto al Teatro Diego Fabbri la sera della premiazione. Ha anche vinto, in duo col violoncellista Elia Moffa, il primo premio assoluto al 5° Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Città di Piove di Sacco” 2012 ed il secondo premio al concorso Crescendo di Firenze. Dal 2007 suona in trio d’archi con le sorelle Laura al violino e Sara alla viola. Nel 2011 Irene ha superato, come privatista, l’esame di compimento del Corso Inferiore di violoncello con il massimo dei voti. Ha studiato dal 2009 al 2015 con Giovanni Gnocchi e a soli 14 anni ha superato l’audizione per studiare con lui al prestigioso Mozarteum di Salisburgo. Ha frequentato le masterclass di Enrico Bronzi all’Accademia S. Cecilia di Portogruaro. Dal 2015 al 2017 ha studiato presso l’Accademia W. Stauffer di Cremona con il M. Meneses. Nel 2018 è stata ammessa all’Accademia di S. Cecilia a Roma con il M. Sollima, dove si è diplomata nel 2021. Nel 2021 si è diplomata da privatista presso il Conservatorio di Latina con il massimo dei voti. Nel 2022 è stata ammessa all’Accademia di Imola nella classe del M. Enrico Bronzi e Luca Magariello. Nel 2023 è stata ammessa, per il Master, all’Hochschule der Kunste Bern con il Maestro David Eggert

Tiziano Guerzoni ha iniziato la sua formazione musicale all’età di 7 anni sotto la guida del padre, Enrico Guerzoni. Proseguendo i suoi studi presso l’Accademia del Violoncello di Imola con il Maestro Giovanni Gnocchi, ha conseguito il diploma magistrale con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, sotto la guida del Maestro Antonio Mostacci. Nel 2020, ha ottenuto un diploma post-master presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il Maestro Giovanni Sollima. La sua carriera da violoncellista solista lo ha visto esibirsi con diverse orchestre, tra cui l’Arkè Orchestra, l’Orchestra del Conservatorio di Bologna e l’Orchestra dei Giovani di Bologna. Ha partecipato a eventi musicali internazionali, come la Cello Biennale di Amsterdam e il Festival di Musica da Camera “Trame Sonore” di Mantova. Attualmente, Tiziano ricopre il ruolo di primo violoncello nell’orchestra giovanile Senzaspine di Bologna ed è membro dei GuerzonCellos, un duo di violoncelli che si esibisce in tutto il mondo. Inoltre, ha contribuito alla colonna sonora del film “Volevo Nascondermi” di Giorgio Diritti. La sua carriera musicale è un’eccellenza nel panorama artistico contemporaneo.

Iscrizioni e info: centrosandomenicobo@gmail.com

 tel 051 581718 – 340 4817977

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RINNOVO QUOTE SOCIALI

Cari amici, ricordiamo l’importanza di rinnovare la quota associativa, valore fondamentale per la continuità del nostro comune cammino.

Per Vostra maggiore praticità, per regolarizzare la propria posizione, in calce trascriviamo le coordinate bancarie. Vi invitiamo anche a proporre o a regalare un’iscrizione a persone amiche che possano essere interessate a conoscere la realtà del nostro Centro.

Unicredit Banca, piazza Galvani – IBAN IT69Q0200802430000002740469

Banca Intesa, Ag. via Farini – IBAN IT 13W0306902478074000035771

Giovanni Bertuzzi

Direttore responsabile della Rivista I Martedì, Direttore del Centro San Domenico e Preside dello Studio Filosofico Domenicano.

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