LA BUONA IMPRESA: CHIESI

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Redazione I Martedì

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La storia di Chiesi è prima di tutto la storia di una famiglia e dell’impegno per migliorare la qualità di vita e la salute delle persone.
Sin dalla sua fondazione in un piccolo laboratorio di Parma, nel 1935, Chiesi si impegna a trovare nuovi trattamenti e offrire i migliori servizi ai pazienti di tutto il mondo. Milioni di persone che soffrono di malattie respiratorie croniche e disturbi genetici ultra-rari, con solo poche migliaia di casi noti e dove non esistono cure efficaci.
L’azienda ha solide radici nella comunità locale, Parma, dove si trova il suo Headquarters, ma vanta anche 7 centri di ricerca, 3 siti produttivi e 30 filiali operative in varie parti del mondo.
In oltre 85 anni di storia, tre generazioni della famiglia Chiesi si sono succedute alla guida del Gruppo, concentrando le proprie attività sulla ricerca, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di soluzioni terapeutiche, sviluppando farmaci di successo distribuiti in oltre 100 Paesi. Oggi fanno parte della famiglia Chiesi a livello globale oltre 6.000 persone, per un fatturato pari a 2 miliardi e 750 milioni di euro.
Cenni storici
Tutto è cominciato in due stanze, un ufficio e un distillatore, qualche barile di olio di fegato di merluzzo e acqua distillata. E un chimico intraprendente. Ogni grande impresa parte da un’intuizione, la capacità di vedere una possibilità.
È il 6 luglio 1935, con 18 mila lire Giacomo Chiesi compra un piccolo laboratorio in via XX Settembre a Parma. La Chiesi Farmaceutici nasce da dieci collaboratori, la maggioranza è rappresentata da donne. Sono addette al confezionamento e all’etichettatura dei flaconi. Le aiutano un paio di tuttofare: tagliano le teste delle fiale, preparano pomate secondo le ricette, sbrigano consegne e lavano in casa la biancheria dell’azienda. Un gruppo modesto ma determinato; l’inizio del futuro.

Pochi anni dopo, la trasformazione è in atto: Chiesi è nelle case degli italiani. Conquista una sua personalità. I prodotti compaiono sui poster e nelle pubblicità. La propaganda ai medici inizia con un gruppo di informatori che si spostano in bicicletta tra le province emiliane e lombarde. Farmacie e ospedali incaricano l’azienda per il rifornimento di farmaci.
Nel 1966 i figli di Giacomo, Alberto e Paolo – oggi Presidente e Vicepresidente del Gruppo – succedono al padre, confermando l’interesse verso la ricerca, di grande importanza nel settore farmaceutico, dove progresso significa migliorare la salute e la qualità della vita di tanti. È proprio in quegli anni, infatti, che Chiesi inizia le prime sperimentazioni in collaborazione con i più importanti enti di ricerca italiani.
Nel 1981 Chiesi acquisisce la brasiliana Pharmalab; è il primo vero passo sul mercato estero, l’inizio dell’Internazionalizzazione. In azienda si avverte aria di cambiamento: nascono nuove esigenze, come la necessità di un bilancio consolidato di gruppo per la gestione dell’intera Società e nuovi collaboratori specializzati.
Il primo successo è un prodotto cortisonico nato per il trattamento dell’asma, le riniti allergiche e le infiammazioni delle vie respiratorie. Sul mercato, al momento del lancio, esistevano pochi trattamenti efficaci, questo farmaco sancisce l’impegno di Chiesi nel settore delle malattie respiratorie.
Proprio in occasione dei cinquant’anni dalla sua fondazione, Chiesi festeggia con una fortunata unione che porta alla creazione di un farmaco innovativo. Un trattamento salvavita per neonati prematuri nato grazie alla collaborazione con due docenti del Karolinska Institutet di Stoccolma. Conquista il 75% del mercato europeo e viene venduto in oltre cinquanta Paesi al mondo. I risultati ottenuti sono solo l’inizio di una lunga serie di successi per l’azienda.
Con il lancio nel 2006 di una formulazione extrafine per il trattamento dell’asma, e la sua approvazione nel 2013 anche per la cura della broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), continua il percorso virtuoso di Chiesi nella cura delle malattie respiratorie.
Nel 2020 il Gruppo ha annunciato la nascita della nuova Business Unit Chiesi Global Rare Diseases, con sede a Boston, nel Massachusetts. Lo scopo è far progredire la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti per le malattie rare e ultra-rare.
Alla fine del 2021 Chiesi ha annunciato il progetto di costruzione del nuovo Biotech Center of Excellence, un nuovo polo di eccellenza per lo sviluppo e la produzione di farmaci biologici. Il Centro, in fase avanzata di costruzione a Parma, operativo dal 2024, sarà specializzato nello sviluppo e produzione di principi attivi, dalle cellule al farmaco finito, fino alla confezione per il mercato internazionale.
Chiesi oggi
Nel panorama farmaceutico europeo e internazionale Chiesi si posiziona oggi come una realtà imprenditoriale con una forte vocazione all’innovazione, come dimostra il sempre costante impegno nel promuovere Ricerca & Sviluppo, settore in cui investe oltre il 20% del proprio fatturato, contribuendo in modo significativo al progresso scientifico. Una visione ampia e trasversale, frutto di una storia che ha consentito al Gruppo di consolidarsi negli anni come leader in ricerca e innovazione.
Tre le aree di azione. AIR è sinonimo di soluzioni terapeutiche e servizi dedicati all’area respiratoria, dalla neonatologia alla cura delle malattie dell’adulto. RARE si concentra sul trattamento di pazienti con malattie rare e ultra-rare. CARE unisce prodotti e servizi a supporto delle cure specialistiche e prodotti per la cura ed il benessere della persona fornite da professionisti sanitari.
Per Chiesi, i pazienti sono prima di tutto persone, non solo destinatari di cure. Non esistono come entità a sé stante, ma sono parte attiva della società, fanno parte delle stesse comunità e vivono nello stesso ambiente di tutti noi. Ecco perché, l’azienda crede che il vero concetto di cura debba estendersi oltre la produzione di farmaci, considerando l’impatto sociale delle proprie decisioni.
Valore Condiviso: Chiesi B Corp
Chiesi crede nel concetto di creare “valore condiviso”: migliorando le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui opera e allo stesso tempo generando valore per gli azionisti. Per raggiungere questo obiettivo, l’azienda si impegna in scelte consapevoli nel suo processo decisionale allo scopo di promuovere il benessere delle società in cui è presente e agire come forza positiva, creando progressi sociali, economici e ambientali.
In quanto azienda familiare, è in grado di pensare al proprio operato di generazione in generazione e di perseguire risultati a lungo termine. Solo agendo come una forza positiva nella società, può essere all’altezza dell’obiettivo di definirsi un’azienda biofarmaceutica parte di una società moderna.
Su queste basi nel 2005 è nata Chiesi Foundation, un’organizzazione non profit fondata come espressione della responsabilità sociale di Chiesi. Nella Fondazione, Etica e Conoscenza si intrecciano. La sua missione è quella di migliorare la salute ed alleviare la sofferenza e migliorare l’accesso a cure di qualità per i neonati e le madri dell’Africa Subsahariana e per i pazienti affetti da malattie croniche respiratorie dell’America Latina. I principali strumenti attraverso cui la Fondazione ambisce a realizzare la propria missione sono la scienza e la solidarietà.
Dal 2018 è una Società Benefit in Italia, negli Stati Uniti (Benefit Corporation) e dal 2021 in Francia (Societé a Mission): è tenuta per legge a considerare l’impatto delle sue decisioni su dipendenti, clienti, fornitori, comunità e ambiente, promuovendo un modello diverso di fare impresa. L’obiettivo è avere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, rimettendo in circolo le risorse per creare un sistema virtuoso e sostenibile.
Dal 2019, inoltre, Chiesi è certificata B Corp, parte di un movimento globale di aziende che rispettano alti standard di impatto sociale e ambientale. L’azienda ha l’obiettivo di raggiungere impatto zero sull’ambiente entro il 2035, un piano dettagliato lanciato nel 2021 tramite la campagna #ActionOverWords.
Forte di questo percorso, la sostenibilità per Chiesi non è quindi un costo ma un investimento, parte integrante della cultura aziendale, da sempre fondata su dedizione, fiducia reciproca, duro lavoro e rispetto per l’interdipendenza tra la salute della popolazione e quella del pianeta.

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