LA BUONA IMPRESA: VIMI FASTENERS

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Redazione I Martedì

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Cinquantasei anni d’attività, trecento dipendenti di cui oltre una ventina di giovani assunti solo nell’ultimo anno e un fatturato superiore a 60 milioni di euro con le recenti acquisizioni in Lombardia e Piemonte. Sono il frutto di una strategia di crescita già ben avviata che punta ad ampliare la propria presenza nel settore industriale – veicoli commerciali, motori per produzione di energia, macchine operatrici agricole, O&G e infrastrutture – pur conservando una presenza significativa nell’automotive, il settore di origine.
È così che si presenta oggi Vimi Fasteners, la boutique del fissaggio meccanico, nata a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nel 1967 per produrre viti. Ha conquistato posizioni di leadership sul mercato mondiale con sistemi di fissaggio personalizzati, sviluppati in co-design con i propri clienti e fornendo a produttori internazionali applicazioni ad alta performance ingegneristica.

PRODOTTI ED EXPORT
Le specializzazioni applicative che Vimi Fasteners riesce a garantire sono innumerevoli. Vanno dai sistemi di fissaggio per l’applicazione ai turbo-compressori, agli e-turbo; dai sistemi di scarico e frenanti ai sistemi ad alta resistenza impiegati nelle viti biella. Si producono inoltre viti volano, i prigionieri testa per i motori delle supercar e delle motorsport e continuare con i prodotti realizzati con le leghe leggere, come il titanio, per il fissaggio di ruote e parti del veicolo.
Attenta alle opportunità di business, l’azienda è attiva nel mercato globale, con un’organizzazione commerciale più strutturata e vicina al cliente finale. Nel corso del 2023 l’azienda ha guardato a un’ulteriore espansione sul mercato nordamericano.
Questo continente rappresenta, infatti, un enorme potenziale per Vimi Fasteners, un’area chiave per le applicazioni industriali. Per raggiungere l’obiettivo, Vimi sta mobilitando le sue migliori competenze tecniche e il know-how acquisito sui prodotti ad alta temperatura e ad alta resistenza. Con questi asset l’azienda reggiana intende consolidare la collaborazione con i clienti che già rifornisce in America e di promuovere attivamente il suo marchio per acquisirne di nuovi.

BORSA ED ACQUISIZIONI
Dal 2018 Vimi Fasteners è quotata in borsa. «Cinque anni di esperienza assolutamente positivi», sottolinea il Cav. Lav. Fabio Storchi, ripercorrendo la scelta e i motivi di soddisfazione. «Quotare l’azienda significa aprirsi a terzi, a nuovi investitori che affiancheranno l’imprenditore nel processo di crescita – ha sottolineato Storchi -. Se ben gestita questa apertura permette di avere in consiglio di amministrazione persone di alto valore professionale e di esperienza con cui confrontare le scelte strategiche dell’impresa. La quotazione, inoltre, «implica un rafforzamento nella gestione operativa dell’azienda e un’attenzione scrupolosa nella comunicazione con gli investitori. Tutti elementi che favoriscono la solidità dell’impresa». Tra gli aspetti positivi della quotazione in borsa «vi è la potenziale partecipazione nel capitale della società del management e dei collaboratori», evidenzia Storchi, precisando che questo processo è già stato avviato in Vimi , con la presenza dell’amministratore delegato nella compagine sociale. «È un processo che favorisce la fidelizzazione dei collaboratori e un loro maggiore coinvolgimento nella vita dell’impresa.
È anche in virtù di questa apertura al mercato azionario che l’azienda ha potuto avvalersi di processi di crescita per linee esterne. Recentemente, l’Amministratore Delegato ha sottoscritto l’accordo vincolante per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Filostamp, società di Alpignano in provincia di Torino attiva da più di 40 anni nel settore della produzione di viteria e bulloneria, specializzata nella realizzazione di sistemi di fissaggio personalizzati. Con questa operazione Vimi ha realizzato un investimento di 10 milioni di euro e l’acquisizione risulta coerente con gli obiettivi strategici della società. Filostamp, con i suoi asset produttivi, consentirà infatti di ottimizzare gli investimenti, di creare sinergie produttive e commerciali e di offrire ai clienti una gamma di prodotti più ampia.

40% DI PRESENZA FEMMINILE
Con gli ingressi dell’ultimo anno, l’età media del personale è di poco superiore ai 40 anni. Dando concretezza al principio di «mettere la persona al centro», l’azienda si è organizzata con un empowerment diffuso, per raggiungere anche una significativa integrazione tra i lavoratori, che per il 13% sono stranieri e rappresentano ben dieci diverse nazionalità.
Per assicurarsi la disponibilità di lavoratori specializzati, sono stati intessuti rapporti con le strutture scolastiche del territorio, dando la possibilità agli studenti di fare periodi di stage o tesi universitarie incentrate sui processi industriali e di poter poi decidere di rimanere in azienda, al termine degli studi. Vimi Fasteners condivide con gli altri settori merceologici del territorio la difficoltà diffusa a trovare profili tecnici professionali, ma punta sui giovani che abbiano desiderio di formarsi e di crescere, che abbiano curiosità, passione e capacità di lavorare assieme, nel rispetto delle diversità. L’azienda ha al proprio interno una presenza femminile che raggiunge il 30%, con una punta del 40% nel settore impiegatizio. La responsabilità della gestione delle risorse umane è stata affidata proprio a una donna e l’mpegno è di aumentare queste percentuali in sintonia con le politiche comunitarie.

LAVORATORI GIOVANI
Ma quali sono le “carte” su cui Vimi può puntare per riuscire ad attrarre e trattenere i giovani collaboratori che sono stati inseriti nei suoi reparti produttivi anche nel corso degli ultimi mesi? Clima costruttivo, possibilità di formazione e carriera, progetti sfidanti e riconoscimento del merito con conseguente responsabilizzazione, sono tra gli aspetti che hanno convinto i giovani collaboratori di Vimi Fasteners. È sufficiente attraversare i reparti produttivi per averne conferma.
Davide Leone ha 26 anni, è ingegnere dei materiali e, alla sua prima esperienza lavorativa, è stato inserito nel laboratorio di chimica: «È una sfida professionale, sono stato subito responsabilizzato e in più ruoli», afferma. La collega Serafina Rocca, 25 anni, è fresca di laurea in ingegneria gestionale ed è arrivata dalla Basilicata per gestire lo stampaggio e la programmazione delle macchine, insieme agli ordini di produzione». Christian Schiano, 26 anni, nella divisione della rullatura è già tutor e formatore per insegnare a realizzare i filetti delle viti più sofisticate prodotte dall’azienda. Michele Gherardi è ingegnere gestionale e opera nell’impresa da otto mesi. Inizialmente era impiegato nella pianificazione della produzione, «da qualche settimana sono all’ufficio qualità – racconta -, per accrescere il livello qualitativo dei fornitori. Sono felice di aver accettato lo spostamento e sono rimasto anche sorpreso dalla grande attenzione dell’azienda per i lavoratori e per la tensione alla crescita costante». Giorgia Bertozzi è invece in azienda da un anno e nel corso di questo periodo «ho visto valorizzato il mio bagaglio di competenze tecniche». Giuseppe Attanese, 32 anni con un diploma di perito informatico, ha aggiunto al proprio curriculum un corso di meccanica a Parma. Si occupa «della programmazione della fase di stampaggio, dedicandosi alla parte iniziale del processo, quando il pezzo viene plasmato». Elisa Davoli, 34 anni, è invece addetta alla gestione del magazzino di spedizione. In precedenza, ha lavorato in una piccola azienda per sette anni. Quando ha deciso di cambiare, ha puntato anche sulla sua laurea in lingue. Nell’attuale posizione gestisce le spedizioni in tutta Europa e «ciò mi permette di usare le lingue che conosco. C’è sempre da imparare ed è soddisfacente mettersi in gioco», considera.

IL NOSTRO IMPEGNO PER I TEMI ESG
(Ambiente, Società , Governance)
Nel 2021 abbiamo pubblicato il nostro primo Bilancio di Sostenibilità portando formalmente i temi ESG all’interno del Gruppo Vimi.
Assieme al perseguimento degli obiettivi economico finanziari delle nostre aziende ci siamo impegnati a stimolare e a diffondere una cultura attenta ai temi ambientali e sociali che ha determinato un maggiore coinvolgimento e partecipazione di tutta la popolazione aziendale. In particolare è aumentata la consapevolezza che una crescita sostenibile è un aspetto imprescindibile per la creazione di valore durevole nel tempo.
A fronte della difficile situazione geopolitica mondiale, determinatasi con l’invasione russa dell’Ucraina e le conseguenti tensioni sui mercati dell’energia, il 2022 ci ha spinto ad un maggiore senso di responsabilità verso le tematiche ambientali e ad un consumo consapevole delle risorse energetiche. Abbiamo implementato procedure per eliminare gli sprechi, attivato percorsi strutturati per l’efficentamento e la riduzione di tutti i consumi ed investito nelle energie rinnovabili attraverso il potenziamento dell’impianto fotovoltaico installato in azienda. Il nostro impegno per i temi ESG continua anche nel 2023 e la nostra visione è di far crescere un’azienda che si confronta con l’esterno, aperta alle best practice e a sviluppare collaborazioni sui temi dell’ambiente, del sociale e della governance. Attraverso il coinvolgimento sempre più ampio di tutti i “portatori di interesse” siamo determinati ad accrescere il valore della nostra azienda portando beneficio e creando valore per le nostre comunità e per il territorio in cui operiamo.

Francesca Schenetti

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